Alleata contro i mala tempora

speciwomen

Bestia ama la compagnia di Ortica Linear e Gotico R41

emancipazione

Normal

a

Autodeterminazione

Non accettermo più il ruolo che ci è stato assegnato nella società capitalista e patriarcale. La nostra esistenza non può essere confinata nelle categorie imposte da chi detiene il potere: siamo lavoratrici, siamo madri, siamo attiviste, siamo individui complessi e autodeterminati. La nostra lotta non riguarda solo la liberazione delle donne, ma la liberazione di tutti da un sistema che si nutre di oppressione e disuguaglianza. Non vogliamo semplicemente un posto al tavolo del potere, vogliamo cambiare le regole del gioco.
Donne, razza e classe Angela Davis

b

Bomba

Siamo stanche di decostruire, è ora di bruciare tutto.
Manifesto 2025 Bestia Galore

c

Creatrice

La creatività maschile ha come interlocutore un'altra creatività maschile, ma come cliente e spettatrice di questa operazione mantiene la donna il cui stato esclude la competitività. La donna è condizionata in una categoria che garantisce a priori al protagonista della creatività l'apprezzamento dei suoi valori. Mentre si riconosce alla creatività una funzione liberatoria, si istituzionalizza l'arte e con essa una controparte neutrale che assiste ai gesti degli altri.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

d

Depenalizzazione

Quando gli uomini si proiettano nei panni di una donna, preferiscono immaginarsi puttane, emarginate e libere di muoversi, piuttosto che madri di famiglia preoccupate della pulizia della casa. Spesso le cose sono esattamente il contrario di quello che ci dicono essere, per questo ce le ripetono con tanta brutalità e insistenza. La figura della puttana è un ottimo esempio: quando affermano che la prostituzione è una "violenza a carico delle donne", vogliono farci dimenticare che la violenza a carico delle donne è il matrimonio, e più in generale le cose così come le sopportiamo. Bisogna che quelle che si fanno scopare gratis continuino a sentirsi dire che la loro è l'unica scelta possibile, se no come si fa a tenerle a bada? In sé, la sessualità maschile non costituisce una violenza sulle donne, se sono consenzienti e ben remunerate. È il controllo esercitato su di noi a essere violento, questa facoltà di decidere per noi che cosa è dignitoso e che cosa non lo è.
King Kong Theory Virginie Despentes

e

Educazione sessuale

L’educazione sessuale non dovrebbe insegnare solo a proteggere i corpi, ma anche a liberarli dalle norme imposte dalla società. Non si tratta solo di fornire informazioni su contraccezione o prevenzione delle malattie, ma di ripensare il modo in cui la sessualità viene costruita e regolata. Le norme di genere e i ruoli imposti determinano chi può desiderare chi, come i corpi devono essere percepiti e quali forme di relazione sono legittime. Un’educazione sessuale emancipatrice deve quindi mettere in discussione questi modelli, aprendo spazi di possibilità in cui le persone possano esplorare e vivere la propria identità e il proprio desiderio senza paura né vergogna.
Undoing Gender Judith Butler

f

Silvia Federici

Un continuo piegare l’analisi all’urgenza politica e l’incessante intreccio della riflessione intellettuale con il percorso biografico
Il femminismo a tempo pieno di Silvia Federici Anna Curcio

g

Gender

Il genere è un modo primario di significare le relazioni di potere. Non si tratta semplicemente di una differenza tra uomini e donne, ma di un sistema attraverso il quale le società organizzano il potere, assegnando ruoli, aspettative e gerarchie in base al sesso. Il genere non è un fatto naturale, bensì un costrutto sociale che struttura le esperienze, influenza le istituzioni e determina chi ha accesso alle risorse, all’autorità e alla rappresentazione politica. Esso opera in relazione ad altre categorie di oppressione, come classe, razza e sessualità, contribuendo alla costruzione di un ordine sociale che stabilisce chi è legittimato a parlare, agire e detenere il potere. Per comprendere la storia e le disuguaglianze contemporanee, è essenziale analizzare il genere come una categoria di analisi che svela i meccanismi nascosti della subordinazione e della resistenza
Gender and the Politics of History Joan Scott

h

Halo

a

Autodeterminazione

Non accettermo più il ruolo che ci è stato assegnato nella società capitalista e patriarcale. La nostra esistenza non può essere confinata nelle categorie imposte da chi detiene il potere: siamo lavoratrici, siamo madri, siamo attiviste, siamo individui complessi e autodeterminati. La nostra lotta non riguarda solo la liberazione delle donne, ma la liberazione di tutti da un sistema che si nutre di oppressione e disuguaglianza. Non vogliamo semplicemente un posto al tavolo del potere, vogliamo cambiare le regole del gioco.
Donne, razza e classe Angela Davis

b

Bomba

Siamo stanche di decostruire, è ora di bruciare tutto.
Manifesto 2025 Bestia Galore

c

Creatrice

La creatività maschile ha come interlocutore un'altra creatività maschile, ma come cliente e spettatrice di questa operazione mantiene la donna il cui stato esclude la competitività. La donna è condizionata in una categoria che garantisce a priori al protagonista della creatività l'apprezzamento dei suoi valori. Mentre si riconosce alla creatività una funzione liberatoria, si istituzionalizza l'arte e con essa una controparte neutrale che assiste ai gesti degli altri.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

d

Depenalizzazione

Quando gli uomini si proiettano nei panni di una donna, preferiscono immaginarsi puttane, emarginate e libere di muoversi, piuttosto che madri di famiglia preoccupate della pulizia della casa. Spesso le cose sono esattamente il contrario di quello che ci dicono essere, per questo ce le ripetono con tanta brutalità e insistenza. La figura della puttana è un ottimo esempio: quando affermano che la prostituzione è una "violenza a carico delle donne", vogliono farci dimenticare che la violenza a carico delle donne è il matrimonio, e più in generale le cose così come le sopportiamo. Bisogna che quelle che si fanno scopare gratis continuino a sentirsi dire che la loro è l'unica scelta possibile, se no come si fa a tenerle a bada? In sé, la sessualità maschile non costituisce una violenza sulle donne, se sono consenzienti e ben remunerate. È il controllo esercitato su di noi a essere violento, questa facoltà di decidere per noi che cosa è dignitoso e che cosa non lo è.
King Kong Theory Virginie Despentes

e

Educazione sessuale

L’educazione sessuale non dovrebbe insegnare solo a proteggere i corpi, ma anche a liberarli dalle norme imposte dalla società. Non si tratta solo di fornire informazioni su contraccezione o prevenzione delle malattie, ma di ripensare il modo in cui la sessualità viene costruita e regolata. Le norme di genere e i ruoli imposti determinano chi può desiderare chi, come i corpi devono essere percepiti e quali forme di relazione sono legittime. Un’educazione sessuale emancipatrice deve quindi mettere in discussione questi modelli, aprendo spazi di possibilità in cui le persone possano esplorare e vivere la propria identità e il proprio desiderio senza paura né vergogna.
Undoing Gender Judith Butler

f

Silvia Federici

Un continuo piegare l’analisi all’urgenza politica e l’incessante intreccio della riflessione intellettuale con il percorso biografico
Il femminismo a tempo pieno di Silvia Federici Anna Curcio

i

Indipendenza

La donna non va definita in rapporto all'uomo. Su questa coscienza si fondano tanto la nostra lotta quanto la nostra libertà.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

j

j

k

Kefiah

Il femminismo non può sostenere nessuna forma di razzismo, di supremazia e di dominio oppressivo
Mariam Barghouti

l

Lotta

La donna non va definita in rapporto all'uomo. Su questa coscienza si fondano tanto la nostra lotta quanto la nostra libertà.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

m

Madre Terra

Secondo la Giurisprudenza della Terra, tutti i membri della comunità vivente del pianeta hanno alcuni diritti fondamentali tra cui quello di esistere, di avere un habitat o un luogo in cui vivere, di partecipare all'evoluzione della vita, di essere difesi dalla legge e risarciti dei danni ricevuti e delle violazioni dei loro diritti. I diritti di ogni essere vivente sono limitati da quelli che consentono a ogni altro di mantenere la sua integrità, il suo equilibrio e la salute della comunità di cui fa parte. La legge e i comportamenti che infrangono questi diritti fondamentali violano le regole della convivenza sulla Terra e sono per questo da considerare illegittimi.
Flower Power Alessandra Viola

n

Natura

Barbara Ehrenreich, Deirdre English, Mary Daly e Carolyn Merchant - per citarne solo alcune - hanno mostrato come la caccia alle streghe è servita a privare le donne delle loro pratiche mediche, come le ha costrette a sottomettersi al controllo patriarcale della famiglia nucleare, e come ha smantellato la concezione olistica della natura che fino al Rinascimento aveva posto un limite allo sfruttamento del corpo femminile.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

o

Ogni voce

p

Partigiana

Sostengo che il fascismo, lungi dall'essere un'aberrazione politica rivelatasi estremamente plausibile soltanto nell'Europa a cavallo tra le due guerre mondiali, sia la condizione normale dello Stato moderno: la condizione verso cui tendono tutti i Paesi industriali avanzati. Il fascismo è, in altre parole, l'evoluzione naturale dei valori dello Stato patriarcale applicati alle condizioni (e alle contraddizioni) delle società di «massa» del xx secolo. Virginia Woolf aveva perfettamente ragione quando, alla fine degli anni Trenta, dichiarò, in un pregevole saggio polemico intitolato Le tre ghinee, che la lotta per la liberazione delle donne era una lotta contro il fascismo.
Sulle Donne Susan Sontag

q

Queer

I principi fondamentali del transfemminismo sono semplici. Primo, è nostra convinzione che ogni individuo abbia il diritto di definire la propria identità e di aspettarsi che la società la rispetti. Questo aspetto include anche il diritto di esprimere il nostro genere senza timore di discriminazioni o violenze. Secondo, riteniamo di avere diritto esclusivo di prendere decisioni in merito ai nostri corpi e che nessuna autorità politica, medica o religiosa possa violare l'integrità dei nostri corpi contro la nostra volontà o intralciare le nostre decisioni riguardo a ciò che di essi facciamo.
Manifesto Transfemminista Emi Koyama

r

Rete

L'individualismo ci ha rese perennemente schiave della competizione, che si manifesta nei modi più subdoli, e quasi sempre in direzione del corpo. Non solo ci accapigliamo per essere le più belle del reame, ma anche le amanti più capaci (a far godere il maschio), addirittura le partorienti più brave (ci sono donne che fanno a gara vantandosi della propria rapidità nel tra-vaglio). [...] Questo ha permesso al sistema patriarcale non solo di continuare a esistere e a prosperare, ma addirittura di appropriarsi delle nostre rivendicazioni.
Il Corpo Elettrico Jennifer Guerra

s

Sorellanza

Credo che per adesso, e nell'immediato futuro, il ruolo primario debba essere svolto dai movimenti delle donne. Nonostante i molti uomini radicali su cui oggi si può contare come alleati (che non sono poi cosí numerosi), le donne devono condurre da sole gran parte della lotta. Devono formare gruppi all'interno di ogni classe sociale, ogni occupazione, ogni comunità, per sostenere e promuovere differenti livelli di lotta e di formazione delle coscienze.
Sulle Donne Susan Sontag

t

Tette

Le fotografie di donne nude da attaccare al muro nel posto di lavoro sono metafore della questione ben più ampia di come l'immagine della Vergine di Ferro viene usata per mantenere la donna in una condizione di inferiorità sul lavoro. Nella miniera di Shoemaker, quando le donne sono entrate a far parte della forza-lavoro, sono comparsi dei graffiti che ridicolizzavano il seno e i genitali femminili. Una donna con il seno piccolo, ad esempio, veniva chiamata "capezzoli invertiti". Sottoposte a quegli sguardi indagatori, «le minatrici hanno trovato sempre più difficile mantenere il rispetto di sé, e la loro vita professionale e personale ha incominciato a deteriorarsi».
Il mito della bellezza Naomi Wolf

u

Urlo

Ci hanno tappato la bocca per essere i soli a parlare ci hanno nascoste come lebbra nei tuguri infami del loro potere perché isolate non sentissimo le une il pianto e la rabbia delle altre ci hanno condannate alla disperazione più accorata e alla più inerme rassegnazione per assomigliarci sempre di più ad oggetti privati.
Giorgia è nostra Gianna Mingrone

v

Vagina

La vita religiosa (non solo cristiana) è stata una delle prime occasioni per le donne di costituire un gruppo sociale omogeneo e distinto, dove potessero incontrarsi e parlare tra loro. In poche parole, diventare amiche. L'altra occasione era quella della prostituzione, dove la rete femminile, seppur fortemente gerarchizzata, era fondamentale per la sopravvivenza di tutte. In entrambi i gruppi il tema del corpo non poteva che essere centrale.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

w

Wild

Le donne dovrebbero manifestare tutto il loro disprezzo per queste forme di intimidazione camuffate da consigli amichevoli. E la loro efficacia politica sarà decisamente maggiore, se si mostreranno irrispettose, stridenti e - secondo i criteri sessisti - poco attraenti. Saranno sbeffeggiate, e non dovranno limitarsi a sopportarlo stoicamente. Dovranno, anzi, accettarlo con entusiasmo. Soltanto quando le loro azioni verranno descritte come «ridicole» e le loro rivendicazioni liquidate come «eccessive» e «irragionevoli » le donne militanti potranno essere certe di avere imboccato la strada giusta.
Sulle Donne Susan Sontag

x

xxx

Desiderare ti rende soggetto attivo e ti educa a scegliere, invece che a essere scelta. Chi desidera comanda.
Stai Zitta Michela Murgia

y

Yourself

Ognuno di noi ha la possibilità di cambiare le condizioni che ha intorno a sé: La donna non è definita né dai suoi ormoni, né da istinti misteriosi, ma dal modo con cui riprende possesso, attraverso le coscienze estranee, del proprio corpo e del proprio rapporto col mondo.
Il Corpo Elettrico Jennifer Guerra

z

Zero

Da cui questa semplice proposta: andatevene tutti a fare in culo, con la vostra condiscendenza nei nostri confronti, le vostre ostentazioni di forza garantite dalla collettività, di protezione mirata, o con le vostre manipolazioni di vittime per cui l'emancipazione femminile sarebbe difficile da reggere.
King Kong Theory Virginie Despentes

g

Gender

Il genere è un modo primario di significare le relazioni di potere. Non si tratta semplicemente di una differenza tra uomini e donne, ma di un sistema attraverso il quale le società organizzano il potere, assegnando ruoli, aspettative e gerarchie in base al sesso. Il genere non è un fatto naturale, bensì un costrutto sociale che struttura le esperienze, influenza le istituzioni e determina chi ha accesso alle risorse, all’autorità e alla rappresentazione politica. Esso opera in relazione ad altre categorie di oppressione, come classe, razza e sessualità, contribuendo alla costruzione di un ordine sociale che stabilisce chi è legittimato a parlare, agire e detenere il potere. Per comprendere la storia e le disuguaglianze contemporanee, è essenziale analizzare il genere come una categoria di analisi che svela i meccanismi nascosti della subordinazione e della resistenza
Gender and the Politics of History Joan Scott

h

Halo

i

Indipendenza

La donna non va definita in rapporto all'uomo. Su questa coscienza si fondano tanto la nostra lotta quanto la nostra libertà.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

j

j

k

Kefiah

Il femminismo non può sostenere nessuna forma di razzismo, di supremazia e di dominio oppressivo
Mariam Barghouti

l

Lotta

La donna non va definita in rapporto all'uomo. Su questa coscienza si fondano tanto la nostra lotta quanto la nostra libertà.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

m

Madre Terra

La Dichiarazione universale dei diritti della Madre Terra, riconoscendo in lei «un'unica comunità di esseri viventi, indivisibile e autoregolata, che sostiene, contiene e riproduce tutti gli esseri».
Flower Power Alessandra Viola

n

Natura

Barbara Ehrenreich, Deirdre English, Mary Daly e Carolyn Merchant - per citarne solo alcune - hanno mostrato come la caccia alle streghe è servita a privare le donne delle loro pratiche mediche, come le ha costrette a sottomettersi al controllo patriarcale della famiglia nucleare, e come ha smantellato la concezione olistica della natura che fino al Rinascimento aveva posto un limite allo sfruttamento del corpo femminile.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

o

Ogni voce

p

Partigiana

Sostengo che il fascismo, lungi dall'essere un'aberrazione politica rivelatasi estremamente plausibile soltanto nell'Europa a cavallo tra le due guerre mondiali, sia la condizione normale dello Stato moderno: la condizione verso cui tendono tutti i Paesi industriali avanzati. Il fascismo è, in altre parole, l'evoluzione naturale dei valori dello Stato patriarcale applicati alle condizioni (e alle contraddizioni) delle società di «massa» del xx secolo. Virginia Woolf aveva perfettamente ragione quando, alla fine degli anni Trenta, dichiarò, in un pregevole saggio polemico intitolato Le tre ghinee, che la lotta per la liberazione delle donne era una lotta contro il fascismo.
Sulle Donne Susan Sontag

q

Queer

I principi fondamentali del transfemminismo sono semplici. Primo, è nostra convinzione che ogni individuo abbia il diritto di definire la propria identità e di aspettarsi che la società la rispetti. Questo aspetto include anche il diritto di esprimere il nostro genere senza timore di discriminazioni o violenze. Secondo, riteniamo di avere diritto esclusivo di prendere decisioni in merito ai nostri corpi e che nessuna autorità politica, medica o religiosa possa violare l'integrità dei nostri corpi contro la nostra volontà o intralciare le nostre decisioni riguardo a ciò che di essi facciamo.
Manifesto Transfemminista Emi Koyama

r

Rete

L'individualismo ci ha rese perennemente schiave della competizione, che si manifesta nei modi più subdoli, e quasi sempre in direzione del corpo. Non solo ci accapigliamo per essere le più belle del reame, ma anche le amanti più capaci (a far godere il maschio), addirittura le partorienti più brave (ci sono donne che fanno a gara vantandosi della propria rapidità nel tra-vaglio). [...] Questo ha permesso al sistema patriarcale non solo di continuare a esistere e a prosperare, ma addirittura di appropriarsi delle nostre rivendicazioni.
Il Corpo Elettrico Jennifer Guerra

s

Sorellanza

Credo che per adesso, e nell'immediato futuro, il ruolo primario debba essere svolto dai movimenti delle donne. Nonostante i molti uomini radicali su cui oggi si può contare come alleati (che non sono poi cosí numerosi), le donne devono condurre da sole gran parte della lotta. Devono formare gruppi all'interno di ogni classe sociale, ogni occupazione, ogni comunità, per sostenere e promuovere differenti livelli di lotta e di formazione delle coscienze.
Sulle Donne Susan Sontag

t

Tette

Le fotografie di donne nude da attaccare al muro nel posto di lavoro sono metafore della questione ben più ampia di come l'immagine della Vergine di Ferro viene usata per mantenere la donna in una condizione di inferiorità sul lavoro. Nella miniera di Shoemaker, quando le donne sono entrate a far parte della forza-lavoro, sono comparsi dei graffiti che ridicolizzavano il seno e i genitali femminili. Una donna con il seno piccolo, ad esempio, veniva chiamata "capezzoli invertiti". Sottoposte a quegli sguardi indagatori, «le minatrici hanno trovato sempre più difficile mantenere il rispetto di sé, e la loro vita professionale e personale ha incominciato a deteriorarsi».
Il mito della bellezza Naomi Wolf

u

Urlo

Ci hanno tappato la bocca per essere i soli a parlare ci hanno nascoste come lebbra nei tuguri infami del loro potere perché isolate non sentissimo le une il pianto e la rabbia delle altre ci hanno condannate alla disperazione più accorata e alla più inerme rassegnazione per assomigliarci sempre di più ad oggetti privati.
Giorgia è nostra Gianna Mingrone

v

Vagina

La vita religiosa (non solo cristiana) è stata una delle prime occasioni per le donne di costituire un gruppo sociale omogeneo e distinto, dove potessero incontrarsi e parlare tra loro. In poche parole, diventare amiche. L'altra occasione era quella della prostituzione, dove la rete femminile, seppur fortemente gerarchizzata, era fondamentale per la sopravvivenza di tutte. In entrambi i gruppi il tema del corpo non poteva che essere centrale.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

w

Wild

Le donne dovrebbero manifestare tutto il loro disprezzo per queste forme di intimidazione camuffate da consigli amichevoli. E la loro efficacia politica sarà decisamente maggiore, se si mostreranno irrispettose, stridenti e - secondo i criteri sessisti - poco attraenti. Saranno sbeffeggiate, e non dovranno limitarsi a sopportarlo stoicamente. Dovranno, anzi, accettarlo con entusiasmo. Soltanto quando le loro azioni verranno descritte come «ridicole» e le loro rivendicazioni liquidate come «eccessive» e «irragionevoli » le donne militanti potranno essere certe di avere imboccato la strada giusta.
Sulle Donne Susan Sontag

x

xxx

Desiderare ti rende soggetto attivo e ti educa a scegliere, invece che a essere scelta. Chi desidera comanda.
Stai Zitta Michela Murgia

y

Yourself

Ognuno di noi ha la possibilità di cambiare le condizioni che ha intorno a sé: La donna non è definita né dai suoi ormoni, né da istinti misteriosi, ma dal modo con cui riprende possesso, attraverso le coscienze estranee, del proprio corpo e del proprio rapporto col mondo.
Il Corpo Elettrico Jennifer Guerra

z

Zero

Da cui questa semplice proposta: andatevene tutti a fare in culo, con la vostra condiscendenza nei nostri confronti, le vostre ostentazioni di forza garantite dalla collettività, di protezione mirata, o con le vostre manipolazioni di vittime per cui l'emancipazione femminile sarebbe difficile da reggere.
King Kong Theory Virginie Despentes

stereotipi

Shift

A

Arpia

Una demonizzazione della femminilità, cristallizzata in caricature mitiche come la megera, la virago, la vamp, e la strega.
Sulle Donne Susan Sontag

B

Bellezza

Sbagliato, ovviamente, non è il desiderio di essere bella, bensí l'obbligo di esserlo - o di sforzarsi di esserlo. Quello che la maggior parte delle donne accetta come una lusinghiera idealizzazione del proprio sesso è, in effetti, un modo per farle sentire inferiori a ciò che in realtà sono, o normalmente diventano. L'ideale della bellezza, infatti, è amministrato come una forma di auto-oppressione. Alle donne si insegna a scindere il proprio corpo in parti diverse, da valutare separatamente. Seno, piedi, fianchi, girovita, collo, occhi, naso, carnagione, capelli, e cosí via - ogni parte è sottoposta a uno scrutinio nervoso, ansioso e spesso disperato. E anche nel caso in cui alcune di esse superino l'esame, ce ne saranno sempre altre considerate insufficienti. E non si può aspirare che alla perfezione. L'avvenenza maschile è una totalità armonica, qualcosa che si coglie a prima vista.
Sulle Donne Susan Sontag

C

Casalinga

Perché non si dice mai che la funzione veramente cruciale [...] la cui le donne assolvono come casalinghe consiste nel comperare più cose per la casa? [...] In qualche modo, da qualche parte, qualcuno deve aver capito che le donne comperano più cose se vengono mantenute nella condizione di casalinghe, una condizione caratterizzata da sottoutilizzo, tendenza all'anonimato, energia da scaricare: [...] Ci vorrebbe un economista veramente in gamba per capire che cosa potrebbe mantenere attiva la nostra opulenta economia se il mercato delle casalinghe incominciasse a cedere. Betty Friedan
Il mito della bellezza Naomi Wolf

D

Demonio

Come ho scritto in Calibano e la strega, la povertà delle streghe era ribadita nelle accuse secondo le quali il il Diavolo appariva loro nei momenti del bisogno, promettendo che da quel momento in poi «non gli sarebbe più mancato niente», presumibilmente offrendo «carne, vestiti e soldi» e il pagamento dei loro debiti. [...] solo con la demonizzazione si riuscì a rendere odiose e spaventose forme di comportamento in passato tollerate o considerate normali dalla maggioranza delle donne, ora avvertite, dall'uccisione della strega, riguardo al destino che le avrebbe attese se ne avessero seguito l'esempio.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

E

Emotiva

La capacità di prendere decisioni è pregiudizialmente associata al sangue freddo, al raziocinio, alla competitività e qualche volta, se non proprio alla stronzaggine, di certo alla spietatezza. Le donne, ritenute troppo emotive e inclini all'indulgenza, più difficilmente vengono stimate adatte ai compiti di leadership. Dietro questa idea non c'è solo un concetto sbagliato del femminile, ma anche della leadership, espressa come carisma muscolare, capacità di controllo dominante e come un' attitudine essenzialmente bellicosa.
Stai Zitta Michela Murgia

F

Frigida

Nella vita reale, più volte mi è successo di ricevere dei: «Puttana frigida» in risposta a educati: No, mi spiace, non sono interessata»
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

G

Gossip

La storia della parola gossip - «pettegolezzo» - è in questo senso emblematica, perché ci permette di intravedere due secoli di attacchi alle donne agli albori dell'Inghilterra moderna, quando un termine che indicava comunemente un'amica intima si è trasformato in un'espressione denotante un discorso futile e inopportuno, che potenzialmente può seminare discordia, l'opposto della solidarietà che l'amicizia femminile implica e genera.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

H

Hot

La radice dell'oggettificazione sessuale è quello che nell'ambito della critica cinematografica viene chiamato male gaze, lo sguardo maschile. Il termine è stato introdotto dalla critica femminista Laura Mulvey nel 1975 per identificare tutte quelle narrazioni in cui lo sguardo è dominato dal piacere maschile, ovviamente proiettato su un'immagine eroticamente stimolante e stereotipata della donna. Scrive Mulvey: In un mondo dominato dallo squilibrio tra i sessi, il piacere del guardare è stato suddiviso tra l'attivo/maschile e il passivo/femminile. Lo sguardo maschile [male gaze] determinante proietta la sua fantasia sulla figura femminile che è stilizzata a piacere. Nel loro tradizionale ruolo esibizionista, le donne sono simultaneamente guardate e mostrate nella loro apparenza codificata al fine di avere un forte impatto visuale ed erotico, così da potersi dire di connotare la loro "guardabilità". Il nostro valore, insomma, dipenderebbe esclusivamente dalle attenzioni che lo sguardo maschile ha per noi.
Il Corpo Elettrico Jennifer Guerra

I

Imene

Verginità, castità, fedeltà, non sono virtù; ma vincoli per costruire e mantenere la famiglia. L'onore ne è la conseguente codificazione repressiva.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

J

J

K

Kitten

Due uomini che discutono stanno avendo un confronto, due Donne invece si stanno accapigliando. Due uomini che si confrontano sono gladiatori, due donne che divergono in pubblico sono gatte che si azzuffano, detto anche cat fighting.
Stai Zitta Michela Murgia

L

Lunatica

Se ti esprimi in forte opposizione non sei una persona equilibrata, ma un'isterica, un'emotiva, un'irrazionale che non sa dominare le proprie passioni, né gli ormoni turbinanti del ciclo. Oppure, variante sempreverde, non assumi da tempo quella panacea per ogni malumore femmineo che, secondo il sessista medio, dovrebbe essere il pene.
Stai Zitta Michela Murgia

M

Madonna

Dalla parte delle bambine è un libro del 1973 scritto da Elena Gianini Belotti. Quando scrisse questo saggio, Gianini Belotti aveva quarantaquattro anni e la sua infanzia l'aveva trascorsa in un tempo in cui le bambine non contavano quasi nulla. Dovevano essere modeste, zitte, beneducate, carine, volenterose, misurate, religiose. Non serviva che studiassero o lavorassero, ma era importante che sapessero sin da subito e alla perfezione come governare la casa ed educare i figli col medesimo rigore con cui erano state tirate su loro. Le bambine erano spose in miniatura, piccole madonne, abituate a conformarsi a un modello di remissiva devozione.
Il Corpo Elettrico Jennifer Guerra

N

Famiglia Nucleare

La famiglia nucleare, nota anche come famiglia di base, è una famiglia inutile - una perfetta invenzione della società industriale urbana. La sua funzione è esattamente questa: essere inutile, essere un rifugio. Privata di ogni funzione economica, religiosa o educativa, esiste esclusivamente in quanto fonte di calore emotivo in un mondo gelido. La glorificazione della famiglia non è soltanto un esempio di profonda ipocrisia; mette in luce una significativa contraddizione strutturale nell'ideologia e nell'operato della società capitalista.
Sulle Donne Susan Sontag

O

Oblio

P

Principessa

Q

Quota Rosa

Nella maggior parte dei Paesi oggi le donne possono votare, frequentare istituti di istruzione superiore e accedere a una formazione professionale. Nell'arco dei prossimi vent'anni otterranno pari retribuzione a parità di lavoro e sarà loro garantito l'effettivo possesso del proprio corpo (grazie al facile accesso ai contraccettivi e alla legalizzazione dell'aborto). Ma, per quanto auspicabili, queste concessioni non mettono in discussione gli atteggiamenti di fondo che obbligano le donne a restare cittadine di seconda classe, né affrontano alla radice i privilegi maschili. Un mutamento non meramente riformista, ma radicale, dello statuto della donna abolirà la mistica della «natura». Le donne devono adoperarsi per porre fine a ogni stereotipizzazione di qualunque tipo, positiva o negativa che sia, connessa all'identità sessuale.
Sulle Donne Susan Sontag

R

Riproduzione

Ma ciò che il capitalismo ha reintegrato nel regno del legittimo comportamento femminile era una forma di sessualità addomesticata e strumentale alla riproduzione e alla pacificazione della forza lavoro. Nel capitalismo il sesso può esistere ma solo come forza produttiva al servizio della procreazione e della rigenerazione del lavoratore salariato maschio e come mezzo di riconciliazione sociale e ricompensa delle classi lavoratrici per la miseria della loro esistenza quotidiana. Un tipico esempio della nuova morale sessuale borghese fu l'ingiunzione di Martin Lutero alle suore di lasciare i conventi e sposarsi, essendo il matrimonio e la produzione di un'abbondante prole, a suo avviso, il compimento della volontà di Dio e la «massima vocazione» di una donna.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

S

Strega

La definizione delle donne come esseri diabolici e le pratiche atroci e umilianti a cui in migliaia sono state assoggettate hanno lasciato una traccia indelebile nella psiche collettiva femminile e nella percezione delle loro capacità. Da qualsiasi punto di vista - sociale, economico, culturale, politico - la caccia alle streghe è stata un punto di svolta cruciale nella vita delle donne, [...] quale causa del crollo del mondo matriarcale. La caccia alle streghe distrusse un intero mondo di pratiche femminili, di rapporti collettivi e sistemi di conoscenza che erano stati alla base del potere delle donne nell'Europa precapitalistica e la condizione della loro resistenza nella lotta contro il feudalesimo. Da questa sconfitta è emerso un nuovo modello di femminilità: la donna e la moglie ideale - passiva, obbediente, parsimoniosa, di poche parole, sempre indaffarata e casta. Una volta sconfitte le donne con la caccia alle streghe, l'immagine della femminilità costruita durante la transizione fu abbandonata, come un arnese che ormai non serviva più, sostituito con un altro più nuovo e funzionale.
Calibano e la Strega Silvia Federici

T

Tentatrice

Pertanto, nessuno sforzo è stato risparmiato per dipingere la sessualità femminile come qualcosa di pericoloso per gli uomini e per umiliare le donne in modo da frenarne il desiderio di usare i propri corpi per attirarli.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

U

Unicorno

La giovinezza e (fino a poco fa) la verginità sono state considerate "belle" nelle donne, perché hanno sempre significato ignoranza nel campo sessuale e in quello delle esperienze personali.
Il mito della bellezza Naomi Wolf

V

Vittima

Quando capita di subire violenza sessuale spesso si subisce anche victim blaming: dopotutto, le mamme e i papà ce lo hanno insegnato, come si fa per difenderci. Persino in ospedale, al pronto soccorso, spesso gli sguardi e le parole non sono accoglienti ma giudicanti. Questo proprio perché ci hanno raccontato che la violenza sessuale e le sue manifestazioni sono casi rari e fortuiti, che possono essere evitati con l'osservanza (da parte dell'universo femminile) di rigide regole, invece che prevenuti sul nascere dall'educazione culturale impartita al genere maschile.
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

W

Wicker Sex

La condizione ideale prospettata per le donne è la docilità, che comporta il non essere pienamente adulte. I comportamenti apprezzati come tipicamente «femminili» sono, in genere, comportamenti infantili, immaturi e remissivi. La proposta di un modello di appagamento cosí infimo e degradante costituisce, già di per sé, una grave forma di oppressione - una sorta di neocolonialismo morale. Ma i valori che garantiscono il dominio degli uomini non si limitano a mostrare condiscendenza nei confronti delle donne. Le ripudiano. Forse perché le hanno oppresse cosí a lungo, sono pochi gli uomini a cui le donne piacciono realmente (anche se amano singole donne), o che si sentono davvero a proprio agio in loro compagnia. Questo malessere nasce perché i rapporti tra i due sessi sono gravati dall'ipocrisia con cui gli uomini riescono ad amare persone che dominano e, di conseguenza, non rispettano. Gli oppressori cercano sempre di giustificare i propri privilegi e le brutalità di cui sono responsabili, immaginando che le loro vittime appartengano a una civiltà di ordine inferiore o che non siano pienamente «umane».
Sulle Donne Susan Sontag

X

XXX

"Il sesso è bello! Il coito è bello!" inganna ancora una volta la donna su ciò che è bene per lei. Il meccanismo è sempre lo stesso: gratificarla per confonderla e farsene eco in una nuova conquista, in una nuova impresa patriarcale. Richiamandola al coito l'uomo la richiama al legame con se stesso, alla complementarità come alla sua unica vera essenza, e al piacere come alla sua unica meta, ancora una volta passivo testimone del verbo ideologico dell'uomo che fa e disfa le sue interpretazioni del mondo.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

Y

Yours

L'uomo è padrone e la donna una serva o una schiava
Gli uomini mi spiegano le cose Rebecca Solnit

Z

Zitella

Nella concezione patriarcale, la peggiore sventura che possa capitare a una donna è restare senza un uomo, divenendo una creatura egoista dal cuore arido, che camperà triste e morirà sola senza aver mai sperimentato la pienezza della vera femminilità.
Stai Zitta Michela Murgia

A

Arpia

Una demonizzazione della femminilità, cristallizzata in caricature mitiche come la megera, la virago, la vamp, e la strega.
Sulle Donne Susan Sontag

B

Bellezza

Sbagliato, ovviamente, non è il desiderio di essere bella, bensí l'obbligo di esserlo - o di sforzarsi di esserlo. Quello che la maggior parte delle donne accetta come una lusinghiera idealizzazione del proprio sesso è, in effetti, un modo per farle sentire inferiori a ciò che in realtà sono, o normalmente diventano. L'ideale della bellezza, infatti, è amministrato come una forma di auto-oppressione. Alle donne si insegna a scindere il proprio corpo in parti diverse, da valutare separatamente. Seno, piedi, fianchi, girovita, collo, occhi, naso, carnagione, capelli, e cosí via - ogni parte è sottoposta a uno scrutinio nervoso, ansioso e spesso disperato. E anche nel caso in cui alcune di esse superino l'esame, ce ne saranno sempre altre considerate insufficienti. E non si può aspirare che alla perfezione. L'avvenenza maschile è una totalità armonica, qualcosa che si coglie a prima vista.
Sulle Donne Susan Sontag

C

Casalinga

Perché non si dice mai che la funzione veramente cruciale [...] la cui le donne assolvono come casalinghe consiste nel comperare più cose per la casa? [...] In qualche modo, da qualche parte, qualcuno deve aver capito che le donne comperano più cose se vengono mantenute nella condizione di casalinghe, una condizione caratterizzata da sottoutilizzo, tendenza all'anonimato, energia da scaricare: [...] Ci vorrebbe un economista veramente in gamba per capire che cosa potrebbe mantenere attiva la nostra opulenta economia se il mercato delle casalinghe incominciasse a cedere. Betty Friedan
Il mito della bellezza Naomi Wolf

D

Demonio

Come ho scritto in Calibano e la strega, la povertà delle streghe era ribadita nelle accuse secondo le quali il il Diavolo appariva loro nei momenti del bisogno, promettendo che da quel momento in poi «non gli sarebbe più mancato niente», presumibilmente offrendo «carne, vestiti e soldi» e il pagamento dei loro debiti. [...] solo con la demonizzazione si riuscì a rendere odiose e spaventose forme di comportamento in passato tollerate o considerate normali dalla maggioranza delle donne, ora avvertite, dall'uccisione della strega, riguardo al destino che le avrebbe attese se ne avessero seguito l'esempio.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

E

Emotiva

La capacità di prendere decisioni è pregiudizialmente associata al sangue freddo, al raziocinio, alla competitività e qualche volta, se non proprio alla stronzaggine, di certo alla spietatezza. Le donne, ritenute troppo emotive e inclini all'indulgenza, più difficilmente vengono stimate adatte ai compiti di leadership. Dietro questa idea non c'è solo un concetto sbagliato del femminile, ma anche della leadership, espressa come carisma muscolare, capacità di controllo dominante e come un' attitudine essenzialmente bellicosa.
Stai Zitta Michela Murgia

F

Frigida

Nella vita reale, più volte mi è successo di ricevere dei: «Puttana frigida» in risposta a educati: No, mi spiace, non sono interessata»
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

G

Gossip

La storia della parola gossip - «pettegolezzo» - è in questo senso emblematica, perché ci permette di intravedere due secoli di attacchi alle donne agli albori dell'Inghilterra moderna, quando un termine che indicava comunemente un'amica intima si è trasformato in un'espressione denotante un discorso futile e inopportuno, che potenzialmente può seminare discordia, l'opposto della solidarietà che l'amicizia femminile implica e genera.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

H

Hot

La radice dell'oggettificazione sessuale è quello che nell'ambito della critica cinematografica viene chiamato male gaze, lo sguardo maschile. Il termine è stato introdotto dalla critica femminista Laura Mulvey nel 1975 per identificare tutte quelle narrazioni in cui lo sguardo è dominato dal piacere maschile, ovviamente proiettato su un'immagine eroticamente stimolante e stereotipata della donna. Scrive Mulvey: In un mondo dominato dallo squilibrio tra i sessi, il piacere del guardare è stato suddiviso tra l'attivo/maschile e il passivo/femminile. Lo sguardo maschile [male gaze] determinante proietta la sua fantasia sulla figura femminile che è stilizzata a piacere. Nel loro tradizionale ruolo esibizionista, le donne sono simultaneamente guardate e mostrate nella loro apparenza codificata al fine di avere un forte impatto visuale ed erotico, così da potersi dire di connotare la loro "guardabilità". Il nostro valore, insomma, dipenderebbe esclusivamente dalle attenzioni che lo sguardo maschile ha per noi.
Il Corpo Elettrico Jennifer Guerra

I

Imene

Verginità, castità, fedeltà, non sono virtù; ma vincoli per costruire e mantenere la famiglia. L'onore ne è la conseguente codificazione repressiva.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

J

J

K

Kitten

Due uomini che discutono stanno avendo un confronto, due Donne invece si stanno accapigliando. Due uomini che si confrontano sono gladiatori, due donne che divergono in pubblico sono gatte che si azzuffano, detto anche cat fighting.
Stai Zitta Michela Murgia

L

Lunatica

Se ti esprimi in forte opposizione non sei una persona equilibrata, ma un'isterica, un'emotiva, un'irrazionale che non sa dominare le proprie passioni, né gli ormoni turbinanti del ciclo. Oppure, variante sempreverde, non assumi da tempo quella panacea per ogni malumore femmineo che, secondo il sessista medio, dovrebbe essere il pene.
Stai Zitta, Michela Murgia

M

Madonna

Dalla parte delle bambine è un libro del 1973 scritto da Elena Gianini Belotti. Quando scrisse questo saggio, Gianini Belotti aveva quarantaquattro anni e la sua infanzia l'aveva trascorsa in un tempo in cui le bambine non contavano quasi nulla. Dovevano essere modeste, zitte, beneducate, carine, volenterose, misurate, religiose. Non serviva che studiassero o lavorassero, ma era importante che sapessero sin da subito e alla perfezione come governare la casa ed educare i figli col medesimo rigore con cui erano state tirate su loro. Le bambine erano spose in miniatura, piccole madonne, abituate a conformarsi a un modello di remissiva devozione.
Il Corpo Elettrico Jennifer Guerra

N

Famiglia Nucleare

La famiglia nucleare, nota anche come famiglia di base, è una famiglia inutile - una perfetta invenzione della società industriale urbana. La sua funzione è esattamente questa: essere inutile, essere un rifugio. Privata di ogni funzione economica, religiosa o educativa, esiste esclusivamente in quanto fonte di calore emotivo in un mondo gelido. La glorificazione della famiglia non è soltanto un esempio di profonda ipocrisia; mette in luce una significativa contraddizione strutturale nell'ideologia e nell'operato della società capitalista.
Sulle Donne Susan Sontag

O

Oblio

P

Principessa

Q

Quota Rosa

Nella maggior parte dei Paesi oggi le donne possono votare, frequentare istituti di istruzione superiore e accedere a una formazione professionale. Nell'arco dei prossimi vent'anni otterranno pari retribuzione a parità di lavoro e sarà loro garantito l'effettivo possesso del proprio corpo (grazie al facile accesso ai contraccettivi e alla legalizzazione dell'aborto). Ma, per quanto auspicabili, queste concessioni non mettono in discussione gli atteggiamenti di fondo che obbligano le donne a restare cittadine di seconda classe, né affrontano alla radice i privilegi maschili. Un mutamento non meramente riformista, ma radicale, dello statuto della donna abolirà la mistica della «natura». Le donne devono adoperarsi per porre fine a ogni stereotipizzazione di qualunque tipo, positiva o negativa che sia, connessa all'identità sessuale.
Sulle Donne Susan Sontag

R

Riproduzione

Ma ciò che il capitalismo ha reintegrato nel regno del legittimo comportamento femminile era una forma di sessualità addomesticata e strumentale alla riproduzione e alla pacificazione della forza lavoro. Nel capitalismo il sesso può esistere ma solo come forza produttiva al servizio della procreazione e della rigenerazione del lavoratore salariato maschio e come mezzo di riconciliazione sociale e ricompensa delle classi lavoratrici per la miseria della loro esistenza quotidiana. Un tipico esempio della nuova morale sessuale borghese fu l'ingiunzione di Martin Lutero alle suore di lasciare i conventi e sposarsi, essendo il matrimonio e la produzione di un'abbondante prole, a suo avviso, il compimento della volontà di Dio e la «massima vocazione» di una donna.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

S

Strega

La definizione delle donne come esseri diabolici e le pratiche atroci e umilianti a cui in migliaia sono state assoggettate hanno lasciato una traccia indelebile nella psiche collettiva femminile e nella percezione delle loro capacità. Da qualsiasi punto di vista - sociale, economico, culturale, politico - la caccia alle streghe è stata un punto di svolta cruciale nella vita delle donne, [...] quale causa del crollo del mondo matriarcale. La caccia alle streghe distrusse un intero mondo di pratiche femminili, di rapporti collettivi e sistemi di conoscenza che erano stati alla base del potere delle donne nell'Europa precapitalistica e la condizione della loro resistenza nella lotta contro il feudalesimo. Da questa sconfitta è emerso un nuovo modello di femminilità: la donna e la moglie ideale - passiva, obbediente, parsimoniosa, di poche parole, sempre indaffarata e casta. Una volta sconfitte le donne con la caccia alle streghe, l'immagine della femminilità costruita durante la transizione fu abbandonata, come un arnese che ormai non serviva più, sostituito con un altro più nuovo e funzionale.
Calibano e la Strega Silvia Federici

T

Tentatrice

Pertanto, nessuno sforzo è stato risparmiato per dipingere la sessualità femminile come qualcosa di pericoloso per gli uomini e per umiliare le donne in modo da frenarne il desiderio di usare i propri corpi per attirarli.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

U

Unicorno

La giovinezza e (fino a poco fa) la verginità sono state considerate "belle" nelle donne, perché hanno sempre significato ignoranza nel campo sessuale e in quello delle esperienze personali.
Il mito della bellezza Naomi Wolf

V

Vittima

Quando capita di subire violenza sessuale spesso si subisce anche victim blaming: dopotutto, le mamme e i papà ce lo hanno insegnato, come si fa per difenderci. Persino in ospedale, al pronto soccorso, spesso gli sguardi e le parole non sono accoglienti ma giudicanti. Questo proprio perché ci hanno raccontato che la violenza sessuale e le sue manifestazioni sono casi rari e fortuiti, che possono essere evitati con l'osservanza (da parte dell'universo femminile) di rigide regole, invece che prevenuti sul nascere dall'educazione culturale impartita al genere maschile.
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

W

Wicker Sex

La condizione ideale prospettata per le donne è la docilità, che comporta il non essere pienamente adulte. I comportamenti apprezzati come tipicamente «femminili» sono, in genere, comportamenti infantili, immaturi e remissivi. La proposta di un modello di appagamento cosí infimo e degradante costituisce, già di per sé, una grave forma di oppressione - una sorta di neocolonialismo morale. Ma i valori che garantiscono il dominio degli uomini non si limitano a mostrare condiscendenza nei confronti delle donne. Le ripudiano. Forse perché le hanno oppresse cosí a lungo, sono pochi gli uomini a cui le donne piacciono realmente (anche se amano singole donne), o che si sentono davvero a proprio agio in loro compagnia. Questo malessere nasce perché i rapporti tra i due sessi sono gravati dall'ipocrisia con cui gli uomini riescono ad amare persone che dominano e, di conseguenza, non rispettano. Gli oppressori cercano sempre di giustificare i propri privilegi e le brutalità di cui sono responsabili, immaginando che le loro vittime appartengano a una civiltà di ordine inferiore o che non siano pienamente «umane».
Sulle Donne Susan Sontag

X

XXX

"Il sesso è bello! Il coito è bello!" inganna ancora una volta la donna su ciò che è bene per lei. Il meccanismo è sempre lo stesso: gratificarla per confonderla e farsene eco in una nuova conquista, in una nuova impresa patriarcale. Richiamandola al coito l'uomo la richiama al legame con se stesso, alla complementarità come alla sua unica vera essenza, e al piacere come alla sua unica meta, ancora una volta passivo testimone del verbo ideologico dell'uomo che fa e disfa le sue interpretazioni del mondo.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

Y

Yours

L'uomo è padrone e la donna una serva o una schiava
Gli uomini mi spiegano le cose Rebecca Solnit

Z

Zitella

Nella concezione patriarcale, la peggiore sventura che possa capitare a una donna è restare senza un uomo, divenendo una creatura egoista dal cuore arido, che camperà triste e morirà sola senza aver mai sperimentato la pienezza della vera femminilità.
Stai Zitta Michela Murgia

scelte

Option

å

Aborto Libero

Ma quale stato Ma quale Dio Sul mio corpo Decido io

Balaclava

BE MORE RADICAL THAN CORPORATIONS
Pussy Riot

ç

Sorella Io ti credo

Il motto (che prende il nome dall'associazione) «Hermana yo te creo» è più che una frase: credere alle donne che denunciano violenza è un dovere sociale. Perché rendere la società accogliente - distruggendo victim blaming e slut shaming - significa condannare apertamente la violenza e incentivare centinaia di migliaia di donne alla denuncia. La società civile dovrebbe essere in grado di accogliere chi viene schiacciato dal sistema.
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

Denuncia

Quando si è vittime di violenza di genere spesso non si sa da dove iniziare. Anche solo realizzare di essere state abusate e parlarne rappresentano un primo passo verso la liberazione dall’abuso e dal trauma che vi si può accompagnare.
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

ƒ

Fuoco

^

Insieme siamo partite Insieme torneremo

Non una non una Non una di meno
NUDM

˚

King Kong

Quando non si è attrezzati per tirarsela si è spesso più creativi. Io come tipo sono più king kong che Kate Moss. Sono il genere di donna che nessuno sposa, con cui non si fanno i bambini, parlo dalla mia posizione di donne che è sempre troppo tutto, troppo aggressiva, troppo rumorosa, troppo grassa, troppo brutale. troppo irsuta, sempre troppo virile, mi dicono.
King Kong Theory Virginie Despentes

¬

Lavoro domestico pagato

Ancor più importante, come ha sottolineato Giovanna Franca Dalla Costa in Un lavoro d'amore (1978), è il fatto che la violenza è sempre stata presente come sottotesto, come possibilità nella famiglia nucleare: perché agli uomini, mediante il salario, è stato dato il potere sia di controllare il lavoro domestico non retribuito delle donne, sia di usare le donne come proprie servitrici, sia di punire il loro rifiuto di tale lavoro. È per questo che la violenza maschile contro mogli e figlie, fino a tempi recenti, non è stata considerata un crimine. Analogamente alla legittimazione da parte dello Stato del diritto dei genitori di punire i propri figli come parte della loro formazione in quanto futuri lavoratori, la violenza domestica contro le donne è stata tollerata dai tribunali e dalla polizia come legittima risposta al loro rifiuto dei doveri familiari.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

µ

Masturbazione

La donna clitoridea, affermando una sessualità in proprio il cui funzionamento non coincide con la stimolazione del pene, abbandona il pene a se stesso. Tutto ciò che riguarda il pene non viene più a coincidere con l'espressione del dominio, da cui l'uomo trae gli stimoli esibizionistici e l'attitudine sadica, ma con la pura e semplice manifestazione del piacere. L'erezione non è richiesta.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

~

No

Non riconoscendosi nella cultura maschile, la donna le toglie l'illusione dell'universalità. L'uomo ha sempre parlato a nome del genere umano, ma metà della popolazione terrestre lo accusa ora di aver sublimato una mutilazione. La forza dell'uomo è nel suo identificarsi con la cultura, la nostra nel rifiutarla. Dopo questo atto di coscienza l'uomo sarà distinto dalla donna e dovrà ascoltare da lei tutto quello che la concerne.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

ø

Occupare

Finché gli lasceremo facoltà di giudizio sul diritto a un nostro spazio l'uomo non potrà fare a meno di occuparlo, poiché non è uno spazio fisico quello di cui si parla - sebbene esista anche lo spazio fisico di cui siamo private - ma uno spazio storico, psicologico e mentale. Noi di Rivolta Femminile lo occupiamo a poco a poco con l'autocoscienza nei gruppi di donne.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

®

Resistenza

Vogliamo Tutto

¨

Siamo l'urlo altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce

å

Aborto Libero

Ma quale stato Ma quale Dio Sul mio corpo Decido io

Balaclava

BE MORE RADICAL THAN CORPORATIONS
Pussy Riot

ç

Sorella Io ti credo

Il motto (che prende il nome dall'associazione) «Hermana yo te creo» è più che una frase: credere alle donne che denunciano violenza è un dovere sociale. Perché rendere la società accogliente - distruggendo victim blaming e slut shaming - significa condannare apertamente la violenza e incentivare centinaia di migliaia di donne alla denuncia. La società civile dovrebbe essere in grado di accogliere chi viene schiacciato dal sistema.
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

Denuncia

Quando si è vittime di violenza di genere spesso non si sa da dove iniziare. Anche solo realizzare di essere state abusate e parlarne rappresentano un primo passo verso la liberazione dall’abuso e dal trauma che vi si può accompagnare.
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

ƒ

Fuoco

^

Insieme siamo partite Insieme torneremo

Non una non una Non una di meno
NUDM

˚

King Kong

Quando non si è attrezzati per tirarsela si è spesso più creativi. Io come tipo sono più king kong che Kate Moss. Sono il genere di donna che nessuno sposa, con cui non si fanno i bambini, parlo dalla mia posizione di donne che è sempre troppo tutto, troppo aggressiva, troppo rumorosa, troppo grassa, troppo brutale. troppo irsuta, sempre troppo virile, mi dicono.
King Kong Theory Virginie Despentes

¬

Lavoro domestico pagato

Ancor più importante, come ha sottolineato Giovanna Franca Dalla Costa in Un lavoro d'amore (1978), è il fatto che la violenza è sempre stata presente come sottotesto, come possibilità nella famiglia nucleare: perché agli uomini, mediante il salario, è stato dato il potere sia di controllare il lavoro domestico non retribuito delle donne, sia di usare le donne come proprie servitrici, sia di punire il loro rifiuto di tale lavoro. È per questo che la violenza maschile contro mogli e figlie, fino a tempi recenti, non è stata considerata un crimine. Analogamente alla legittimazione da parte dello Stato del diritto dei genitori di punire i propri figli come parte della loro formazione in quanto futuri lavoratori, la violenza domestica contro le donne è stata tollerata dai tribunali e dalla polizia come legittima risposta al loro rifiuto dei doveri familiari.
Caccia alle Streghe, Guerra alle Donne Silvia Federici

µ

Masturbazione

La donna clitoridea, affermando una sessualità in proprio il cui funzionamento non coincide con la stimolazione del pene, abbandona il pene a se stesso. Tutto ciò che riguarda il pene non viene più a coincidere con l'espressione del dominio, da cui l'uomo trae gli stimoli esibizionistici e l'attitudine sadica, ma con la pura e semplice manifestazione del piacere. L'erezione non è richiesta.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

~

No

Non riconoscendosi nella cultura maschile, la donna le toglie l'illusione dell'universalità. L'uomo ha sempre parlato a nome del genere umano, ma metà della popolazione terrestre lo accusa ora di aver sublimato una mutilazione. La forza dell'uomo è nel suo identificarsi con la cultura, la nostra nel rifiutarla. Dopo questo atto di coscienza l'uomo sarà distinto dalla donna e dovrà ascoltare da lei tutto quello che la concerne.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

ø

Occupare

Finché gli lasceremo facoltà di giudizio sul diritto a un nostro spazio l'uomo non potrà fare a meno di occuparlo, poiché non è uno spazio fisico quello di cui si parla - sebbene esista anche lo spazio fisico di cui siamo private - ma uno spazio storico, psicologico e mentale. Noi di Rivolta Femminile lo occupiamo a poco a poco con l'autocoscienza nei gruppi di donne.
Sputiamo su Hegel e altri scritti Carla Lonzi

®

Resistenza

Vogliamo Tutto

¨

Siamo l'urlo altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce

parolacce

Shift + Option

Å

Abusata

La rabbia maschile di fronte alla mancata soddisfazione dei propri bisogni emotivi e sessuali è un fenomeno assai diffuso, così come lo è il concetto che si possa stuprare o punire una donna per vendicarsi di cose che altre donne hanno o non hanno fatto.
Gli uomini mi spiegano le cose, Rebecca Solnit

ı

Bitch

[...] il "povero cornuto" e la donna come una "troia" (sì, l'ho scritto senza censurarlo: è l'offesa che una donna si sente rivolgere più spesso, ed è usata senza alcun criterio. Personalmente credo che il depotenziamento del termine passi proprio dall'annullamento della censura che lo accompagna).
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

Ç

Cagna

[...] chi compie il tradimento viene giudicato colpevole a priori; nel caso specifico, la donna viene non solo condannata ma anche ritenuta inadatta a ricoprire il ruolo sociale di compagna/moglie/ madre. Di conseguenza, la sua azione è limitata e il suo pensiero sminuito; nei casi più estremi assistiamo alla perdita del lavoro e all'allontanamento dalla comunità o dalla famiglia, fino addirittura ai casi in cui le viene tolta la prole.
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

ˆ

Ninfomane

Puttana

Ovvero, come ha scritto su Twitter una certa Jenny Chiu: «Certamente #Non TuttiGliUomini sono misogini o stupratori. Il punto, però, è che #SiTutteLeDonne vivono terrorizzate da quelli che lo sono». Le donne (e gli uomini, ma soprattutto le donne) hanno espresso pensieri graffianti e di grande intelligenza: #YesAlIWomen perché ogni volta che twitto frasi femministe ricevo minacce e risposte da depravati. Non dovrei temere di dire ciò che penso: #YesAIlWomen perché vedo più uomini indignati per l'hashtag che per quello che accade alle donne #YesAllWomen perché se sei troppo gentile li stai «incoraggiando» e sei troppo brusca rischi la violenza. Comunque vada, sei una puttana.
Gli uomini mi spiegano le cose Rebecca Solnit

Í

Stronza

Se sei un uomo forte, sei un professionista. Se sei una donna forte, sei una stronza.
Morgana Michela Murgia

Vecchia

La maggior parte delle donne condivide il disprezzo espresso nei loro confronti dai due pesi e dalle due misure relativi all'invecchiamento - al punto da dare per scontata la propria mancanza di autostima. Sono abituate alla protezione offerta dalle loro maschere, dai loro sorrisi, dalle loro accattivanti bugie e sanno che senza quella protezione sarebbero piú vulnerabili. Ma proteggendosi in quanto donne, tradiscono sé stesse in quanto adulte. Nella vita di una donna non c'è niente di piú esemplarmente degradante della negazione della propria età. Negandola, le donne aderiscono simbolicamente a tutti quei miti da cui traggono le sicurezze e i privilegi che le rendono prigioniere, creano la loro reale oppressione, e provocano il loro sincero malcontento. Ogni volta che una donna mente sull'età diventa complice del proprio sottosviluppo in quanto essere umano.
Sulle Donne Susan Sontag

Û

Zitta

I tentativi di ammutolimento di una donna verificatisi sui media italiani negli ultimi anni sono numerosi, ma tutti dimostrano la stessa cosa: la pratica dello «Stai zitta» non è solo maleducata, ma soprattutto sessista, perchè unilaterale; invano cerchereste una donna che abbia pubblicamente tentato di imporre il silenzio a un uomo, nemmeno in contesti molto alterati.
Stai zitta Michela Murgia

Å

Abusata

La rabbia maschile di fronte alla mancata soddisfazione dei propri bisogni emotivi e sessuali è un fenomeno assai diffuso, così come lo è il concetto che si possa stuprare o punire una donna per vendicarsi di cose che altre donne hanno o non hanno fatto.
Gli uomini mi spiegano le cose, Rebecca Solnit

ı

Bitch

[...] il "povero cornuto" e la donna come una "troia" (sì, l'ho scritto senza censurarlo: è l'offesa che una donna si sente rivolgere più spesso, ed è usata senza alcun criterio. Personalmente credo che il depotenziamento del termine passi proprio dall'annullamento della censura che lo accompagna).
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

Ç

Cagna

chi compie il tradimento viene giudicato colpevole a priori; nel caso specifico, la donna viene non solo condannata ma anche ritenuta inadatta a ricoprire il ruolo sociale di compagna/moglie/ madre. Di conseguenza, la sua azione è limitata e il suo pensiero sminuito; nei casi più estremi assistiamo alla perdita del lavoro e all'allontanamento dalla comunità o dalla famiglia, fino addirittura ai casi in cui le viene tolta la prole.
Maledetta Sfortuna Carlotta Vagnoli

ˆ

Ninfomane

Puttana

Ovvero, come ha scritto su Twitter una certa Jenny Chiu: «Certamente #Non TuttiGliUomini sono misogini o stupratori. Il punto, però, è che #SiTutteLeDonne vivono terrorizzate da quelli che lo sono». Le donne (e gli uomini, ma soprattutto le donne) hanno espresso pensieri graffianti e di grande intelligenza: #YesAlIWomen perché ogni volta che twitto frasi femministe ricevo minacce e risposte da depravati. Non dovrei temere di dire ciò che penso: #YesAIlWomen perché vedo più uomini indignati per l'hashtag che per quello che accade alle donne #YesAllWomen perché se sei troppo gentile li stai «incoraggiando» e sei troppo brusca rischi la violenza. Comunque vada, sei una puttana.
Gli uomini mi spiegano le cose Rebecca Solnit

Í

Stronza

Se sei un uomo forte, sei un professionista. Se sei una donna forte, sei una stronza.
Morgana Michela Murgia

Vecchia

La maggior parte delle donne condivide il disprezzo espresso nei loro confronti dai due pesi e dalle due misure relativi all'invecchiamento - al punto da dare per scontata la propria mancanza di autostima. Sono abituate alla protezione offerta dalle loro maschere, dai loro sorrisi, dalle loro accattivanti bugie e sanno che senza quella protezione sarebbero piú vulnerabili. Ma proteggendosi in quanto donne, tradiscono sé stesse in quanto adulte. Nella vita di una donna non c'è niente di piú esemplarmente degradante della negazione della propria età. Negandola, le donne aderiscono simbolicamente a tutti quei miti da cui traggono le sicurezze e i privilegi che le rendono prigioniere, creano la loro reale oppressione, e provocano il loro sincero malcontento. Ogni volta che una donna mente sull'età diventa complice del proprio sottosviluppo in quanto essere umano.
Sulle Donne Susan Sontag

Û

Zitta

I tentativi di ammutolimento di una donna verificatisi sui media italiani negli ultimi anni sono numerosi, ma tutti dimostrano la stessa cosa: la pratica dello «Stai zitta» non è solo maleducata, ma soprattutto sessista, perchè unilaterale; invano cerchereste una donna che abbia pubblicamente tentato di imporre il silenzio a un uomo, nemmeno in contesti molto alterati.
Stai zitta Michela Murgia

Alleata contro i mala tempora

galore

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